Sezione 5

XXVI

E inoltre. Nella creatura mitica della Pandemia abbiamo portato a formulazione un principio tattico molto preciso: non si cambia nulla se non per contagio. In ciò abbiamo tradotto in linguaggio elementare qualcosa che non era immediato da capire in alcune precedenti produzioni mitiche. Per esempio, il più grande evento del secolo – l’avvento del Game, della civiltà digitale – non è accaduto per gemmazione da precedenti realtà, né per una rivoluzione violenta che ha rovesciato qualcosa, né per una guerra frontale che ha modificato confini: il principale evento del secolo è accaduto sostanzialmente per contagio, a partire da singolari focolai circoscritti, e senza che alcuna forma di isolamento o lockdown si rivelasse possibile o efficace.

D’altra parte, la stessa produzione mitica che ha posto all’ordine del giorno da qualche anno la salvezza del pianeta Terra ha superato una certa massa critica, ed è diventata una figura mitica vera e propria, solo quando una forma di contagio è valsa più di qualsiasi ragionamento o dato scientifico. Anche lì, i focolai erano circoscritti e sostanzialmente controllabili fino a quando una cellula particolarmente adatta al contagio, una ragazzina/elfo, non ha creato l’epidemia. Anni di scontro frontale intellettuale non avevano generato l’avanzata che lei ha ottenuto con la fermezza del suo sguardo e delle sue parole.

Là dove fallisce l’attacco frontale, vince il contagio.

La Pandemia è un piccolo manuale di tattica. Tra le tante cose.